“Gesù, dunque, fremendo di nuovo in sé stesso, andò al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all’apertura. Gesù disse: <<togliete la pietra!>> Marta, sorella del morto, gli disse: <<Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno>>. Gesù le disse: <<non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?>> Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: <<Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato>>. Detto questo, gridò ad alta voce: <<Lazzaro, vieni fuori!>> Il morto uscì (zoppicando lentamente: aveva ancora gli abiti funerari avvolti strettamente intorno alle mani e ai piedi e con la faccia avvolta in un asciugatoio TPT). Gesù disse loro: <<Scioglietelo e lasciatelo andare>>.
Giovanni 11:38-45
Nel progetto di Dio c’era in mente una resurrezione per Lazzaro. È interessante notare che il nome Lazzaro significa: colui che riceve un miracolo.
Lazzaro si trovava nel sepolcro, dietro una grossa pietra. Gesù voleva resuscitarlo, aveva una Parola da pronunciare su quella vita, aveva una resurrezione da operare, ma non ha potuto farlo fino a quando non hanno ubbidito alla Sua voce e spostato quella pietra. Quella pietra rappresentava un ostacolo che Dio non ha spostato perché spettava ai Suoi discepoli spostare.
Ci sono cose che solamente Dio potrà fare nella tua vita, ma ci sono cose che tu devi fare e finché non le farai, ostacolerai l’opera di Dio.
Spesso, Dio ti parla e inizi a razionalizzare la rivelazione, ribattendo ciò che Dio ha detto. Gesù rispose a Marta: <<Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?>>. Molte volte, per tirarti fuori dagli alibi e dalle scuse che hai creato, Dio deve scuoterti. Gesù aveva in mente di far scendere la Sua Parola fin dentro la caverna per scuotere e resuscitare un uomo morto, ma non ha potuto rilasciarla fin quando i Suoi discepoli non hanno obbedito. Ci sono tante persone attorno alla tua vita, vicino a te, ma ancora lontane da Dio che non possono udire la Sua Parola fino a quando tu non rimuoverai la loro pietra. Molte volte, però, chiediamo a Dio ciò che in realtà ha affidato a noi, ciò che in realtà dobbiamo fare noi.
Lazzaro, morto, si trova in una specie di prigione: le ferite della vita, le circostanze, i dolori lo hanno schiacciato in quella tomba e lui non sa cosa fare, ha bisogno di qualcuno che interceda per lui, da solo non può rimuovere quella pietra. Spesso, la vita, le persone, le difficoltà, le relazioni sbagliate, ci riducono in una condizione di prigionia dove nemmeno la Parola di Dio può arrivare. Molte persone oggi non riescono a udire perché non ci sei tu che li stai aiutando a rimuovere la pietra.
Una volta che la pietra è andata via, Gesù chiama Lazzaro ed egli esce fuori dal sepolcro, tutto legato e fasciato. La vita, a volte, ci lega in modo da non farci camminare nel modo che Dio ha inteso per noi fin dal principio. Quando Gesù arriva sulla scena fa la sua parte: cambia l’atmosfera, alza le aspettative. Viene poi chiesto agli uomini di rimuovere la pietra, dopo aver rimosso l’ostacolo può rilasciare le Sue Parole sulla vita di Lazzaro, dopodiché Gesù chiama di nuovo i suoi. Dio vuole cooperare con te, non farà tutto Lui, non farai tutto tu, ma insieme farete.
Gesù chiamò i suoi e disse: scioglietelo e lasciatelo andare. Intorno a te incontrerai persone che hanno bisogno che la pietra venga rimossa dalla loro vita per udire la Parola di Dio, ma ci saranno altre persone che la Parola l’hanno già udita, che sono tornate in vita, ma sono ancora legate: dal vizio, dalle relazioni sbagliate e Gesù dice a te: SCIOGLILE.
Dio vuole farti uscire dalla caverna; Dio vuole che tu liberi qualcuno, che rimuova la loro pietra, che sciolga le loro bende perché ogni vita cambiata è una testimonianza per il Regno di Dio.
Ma come puoi sciogliere una persona legata?
AMANDOLA, con l’amore di Dio. La Scrittura dice che saremo riconosciuti dall’amore. C’è un amore dentro te che se tratterrai, resterà fermo, ma se lo lascerai fluire diventerà un fiume di guarigione per chiunque capiterà sul tuo cammino.
ACCETTANDOLA e non giudicandola. È facile giudicare, ma Dio ti ha chiamato ad accettare le persone, ad accoglierle e amarle.
AFFERMANDOLA nel suo cammino verso Gesù. Spesso, molti, commettono l’errore di portare le persone a loro stesse piuttosto che portarle a Gesù. Egli ti ha chiamato a non a fare tuoi discepoli, ma Suoi discepoli, ti ha chiamato ad aiutare gli altri a lasciarsi guidare da Dio.
Dio ti usa, ma non ti chiede di sostituirti a Lui. Dio chiede a te di rimuovere la pietra, di sciogliere le bende, ma è Lui che risuscita i morti. Se vuoi fare qualcosa per la tua famiglia, la tua città, i tuoi amici, devi prenderti la responsabilità di UDIRE e OBBEDIRE.
Fai la tua parte e sii certo che Dio farà sempre la Sua. Chiedi a Dio di mostrarti dov’è che ti ha dato una rivelazione a cui non hai obbedito, dov’è che ti ha aperto una porta in cui non sei entrato; chiedi a Dio di mostrarti le responsabilità che ti ha dato, smettendola di vivere nel vittimismo, nell’alibi, nelle scuse, ma semplicemente obbedendo e vedendo la Sua gloria nella tua vita.
Cristo ti ha reso libero per liberare altri.
Inizia a chiedere a Dio chi, vicino a te, ha bisogno del tuo aiuto, qualcuno a cui puoi sciogliere una benda. Dio ti ha dato la capacità per rimuovere pietre, per sciogliere bende, non nel futuro, non domani, ma oggi, perciò risveglia il dono che è in te!
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