Una delle cose fondamentali da imparare nella leadership è preparare altri, se vogliamo crescere dobbiamo imparare a  delegare.

Una delle prime cose che le persone devono sviluppare è il DESIDERIO, se esso non c’è tutto diventerà difficile.

I leader che preparano seguaci hanno bisogno di essere indispensabili, i leader che preparano leader hanno bisogno che qualcuno prenda il loro posto.

Un’altra cosa molto importante è preparare le persone a sviluppare ATTENZIONE. I leader che preparano seguaci si ritroveranno con persone che sono presenti, ma che non faranno qualcosa da loro stessi o saranno persone che non verranno mai rilasciate nel fare qualcosa. Quando qualcuno dice: “io non amo servire”, “perché farlo? Gli altri dovrebbero farlo”, in realtà, dobbiamo sapere, che il servizio è una delle più grandi chiamate nel campo di Dio e nel campo della chiesa. Il servizio è l’unico luogo dove scoprirai cosa c’è davvero nel tuo cuore, perché sarai costretto a confrontarti con i tuoi limiti, con le tue paure, debolezze, insicurezze, con persone che non la pensano come te e quello che emergerà non è qualcosa di nuovo, ma qualcosa di vecchio che emergerà dopo una vita e solo il sevizio ha questa capacità, ma i leader che preparano i seguaci, cioè che non mettono le persone al servizio e non danno opportunità, mettono l’attenzione sulla debolezza delle persone, ma il leader che prepara altri leader mette l’attenzione sulle forze delle persone, è vero, “sei caduto, ma ti sei rialzato”, “hai un passato, ma hai anche una testimonianza”. I leader che preparano seguaci dedicano i loro sforzi alle persone con più bisogni, ma nella vera leadership, per preparare altri leader, dobbiamo dedicare il nostro tempo a chi ha più potenziale e ora comprenderemo il perché.

Se Dio fosse mosso dal bisogno non ci sarebbe più nessuna persona che muore di fame in Africa, non ci sarebbe più orfano, ma Dio non è mosso dal bisogno, il bisogno che ha mosso Dio, in Cristo Gesù, è stato già adempiuto. Quello che oggi Dio desidera da noi, ed è attratto da questo, perché Dio fluisce per grazia mediante la fede, è proprio questo, che siamo persone che si muovono per fede, i bisogni saranno sempre i sostituti della fede. Se vuoi non camminare per fede ti trovi una bella scusa, fai del tuo bisogno il tuo idolo o il tuo alibi, ma se hai fede sarai pronto a trovare una scusa per la tua scusa, pur di fare ciò che Dio ti chiede di fare. Ci sono persone che dentro hanno questo potenziale, magari sono piene di problemi, ma finché hai vita avrai problemi, solo che, la grazia, l’unzione di Dio, ti danno la capacità di camminarci sopra, di ridere davanti alle circostanze, di ridere davanti alle cose.  

Dobbiamo individuare queste persone che stanno imparando a ridere, a reagire in fede e che hanno un potenziale da sviluppare e, ritornando al principio dell’80/20, se a quella persona gli dedichi solo il 20% del tuo tempo perché l’80% te lo risucchiano le persone piene di bisogni, tu non svilupperai mai nuovi leader, rallenterai il processo, perché la maggior parte del tuo tempo va dietro ai bisogni e, attenzione, non bisogna dimenticare i bisogni, ma focalizziamo l’80% del nostro tempo, le nostre priorità, sul 20% delle persone che hanno mostrato potenzialità, fame, desiderio, servizio, passione, zelo, rivelazione, dove Dio è già all’opera.

La Chiesa è quell’entità chiamata da Dio a governare sulla Terra, che ha un pronto soccorso, ma è una sorta di caserma dove le persone vengono preparate a diventare tutto quello che Dio le ha chiamate ad essere. A volte siamo mossi dal bisogno, siamo mossi dalla pietà, invece il buon samaritano è stato mosso dalla compassione; la pietà ti fa fermare, la compassione ti fa potenziare le persone.

I leader che preparano seguaci sono buoni leader, ma i leader che preparano leader sono grandi leader. I leader che preparano seguaci innalzano loro stessi, i leader che preparano altri leader innalzano gli altri; un leader che crede nello sviluppare gli altri, piuttosto, vede una nuova chiesa nella persona che riceve rivelazione di Dio, perché dice: “cosa posso saperne se Dio ha messo dentro di lui un’altra chiesa?”. Ci vuole un leader sicuro per far emergere i talenti delle persone e tu devi essere un leader sicuro, una leader sicura, perché quelle persone Dio te le ha messe vicino; quando hai un figlio forte che vuole avere sempre la sua, non devi spezzarlo, perchè crescerai un figlio spezzato, ma devi capire come prenderlo, che cappello utilizzare: dottore, consigliere; devi sapere come prenderlo perché non lo devi spezzare, ma lo devi guidare verso la migliore versione di lui stesso.

I leader che preparano seguaci spendono tempo con le persone, i leader che preparano leader investono tempo nelle persone. Cosa sto facendo adesso? Sto investendo tempo nelle persone che Dio mi ha dato, perché non abbiamo bisogno di un altro amico, abbiamo bisogno di qualcuno che investa e che ci investi con la verità. Il modo migliore che io ho trovato per scardinare ciò con cui il nemico tenta di frenare le persone da una vita è insegnando. È meraviglioso quando, dopo aver insegnato, le persone ti dicono che quella situazione si è sbloccata, che agire su quella parola ha permesso a porte di aprirsi, questa è la vittoria.

I leader che preparano seguaci chiedono un piccolo impegno, i leader che preparano leader chiedono maggiore impegno. Le persone, a volte, mi dicono che vogliono smettere di servire per un tempo e io dico sempre: “sì, ma voglio sapere quanto tempo! Una settimana? 15 giorni? Un mese? Perché nel momento in cui ci si distacca da quella posizione, dove magari, Dio stesso ci ha posizionato, si smette di crescere e si mettono dei freni alla crescita del proprio carattere, della propria personalità e, anziché affrontare la cosa, si fugge ancora una volta, cambiando chiesa, amici, azienda, ma, dovunque tu vai, tu sei e ti ritroverai a combattere con gli stessi problemi, è più facile cambiare qualcosa all’esterno che cambiare il proprio cuore.

I leader che preparano seguaci conducono tutti nello stesso modo, i leader che preparano leader conducono tutti in modo diverso. Non si possono mettere le persone in uno stampino, non devono essere tutti uguali, non devono tutti rispondere allo stesso modo; Mosè, grazie al fatto che aveva uno Ietro vicino, che ebbe il coraggio di dirgli ciò che pensava, non si esaurì, glielo disse con amore, anzi gli disse di consultare Dio e verificare se quello che aveva detto era giusto, Ietro è stata una persona saggia.

I leader che preparano seguaci hanno impatto su questa generazione e, quando muoiono, muore anche quello che hanno creato, perché avevano costruito intorno a loro stessi, su una personalità, ma i leader che preparano leader hanno impatto sulla prossima generazione, Dio ci chiama ad avere impatto. In questi giorni, parlando con mio cugino Francesco il Profeta, riflettevamo sul fatto che ogni cosa che oggi stiamo costruendo sarà per i nostri figli; magari noi arriveremo ad avere la Chiesa da 1000 persone o 1000 chiese, ma loro partiranno da 1000 chiese e sarà normale camminare nel soprannaturale, vedere che Dio opera guarendo malattie incurabili, non dovranno avere quarant’anni per provare a fare qualcosa.

Le persone cercano un futuro migliore o un domani migliore, diamo loro speranza. 

Le persone hanno bisogno di essere capite, ascoltatele. 

Le persone mancano di una direttiva, sappiatele indirizzare. 

Le persone hanno delle necessità, affrontate i loro bisogni. 

Le persone sono, specialmente in questo periodo, emotivamente sottotono, non spiritualmente, ma emotivamente, abbiamo a che fare con l’anima delle persone, con la stanchezza delle persone, l’incertezza lavorativa, l’incertezza del futuro, l’incertezza della salute, incoraggiatele. 

Le persone vogliono avere successo, aiutatele a vincere. 

Le persone desiderano avere rapporti interpersonali, inquadratele in una comunità, che non significa chiesa, ma in una chiesa ci sono tante comunità: dei giovani, degli adolescenti, di coloro che amano l’adorazione, di quelli che leggono tutti libri di un determinato autore, è bello che ci sia diversità, quindi dobbiamo essere bravi a connetterle con le persone giuste. 

Le persone ricercano modelli da seguire, siate un esempio per loro.

Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo. 1 Corinzi 11:1

Ricordiamoci che le persone fanno quello che vedono, non quello che sentono; le persone non fanno quello che dici, ma quello che fai!